Carlo Alfano
A constant tension runs throughout Alfano's oeuvre questioning the meaning of representation, of painting, and, in a more philosophical vein, of human existence. In his works, "temporality" is intended as a reflection on duration, as a search for an open space of being that separates the self from the other. All his work can be considered a "reinvention of time".
works
video
Carlo Alfano: tra l’io e l’altro
Italy, 2019, 21’
by Matteo Frittelli
Artecinema production
catalogue
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Carlo Alfano (1932-1990) was born and lived in Naples.
Since the realization of his first works, he explored the temporal dimensions of representation. In this sense, one of his crucial works is Archivio delle nominazioni (1969-74) in which a metal frame becomes the venue of a simultaneously temporal, verbal and sound depiction: a magnetic band slashes the space and marks the seconds, words and moments of silence in the various self-portraits. Since the mid-Sixties, inspired by Caravaggio’s Vocazione di San Matteo and Narciso, Alfano was prompted to create two pictorial cycles which include paintings such as Dalla vocazione al giocatore (1977) and Eco (1976). During the decade between 1980-90, his exploration accentuated intimist, existential tones in profoundly lyrical works including Luce-grigio, presented at the 1982 Venice Biennale, and continued until one of his last works, Camera n. 1 (1987), which was subsequently donated to the Capodimonte National Museum in Naples. He is represented by Studio Trisorio where the exhibitions ASIMMETRIA (1988) and Carlo Alfano, La pienezza dell’assenza (2016) were held.
In a joint effort with the Alfano Archives, in April of 2001 Studio Trisorio organized the Sulla Soglia exhibit at Castel dell’Ovo in Naples where works from public and private collections in Italy and from abroad were shown.
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Carlo Alfano (1932-1990) è nato e vissuto a Napoli.
Fin dalle sue prime opere ha esplorato la dimensione temporale della rappresentazione. Un’opera cruciale in tal senso è Archivio delle nominazioni (1969-74) in cui una cornice metallica diventa il luogo di una raffigurazione temporale, sonora e verbale insieme: un nastro magnetico fende lo spazio e scandisce i secondi, le parole e i silenzi dei diversi autoritratti. Dalla metà degli anni Settanta, ispirato dalle opere di Caravaggio, Vocazione di San Matteo e Narciso, Alfano ha dato vita a due cicli pittorici di cui fanno parte quadri come Dalla vocazione al giocatore (1977) e Eco (1976). Nel decennio 1980-90 la sua ricerca ha accentuato i toni intimistici ed esistenziali con lavori di profondo lirismo come Luce-grigio, presentata nel 1982 alla XL Biennale di Venezia, fino ad arrivare a una delle ultime opere, Camera n. 1 (1987), poi donata al Museo Nazionale di Capodimonte. È rappresentato dallo Studio Trisorio dove sono state presentate le mostre ASIMMETRIA (1988) e Carlo Alfano, La pienezza dell’assenza (2016).
Nell’aprile del 2001 lo Studio Trisorio, in collaborazione con l’Archivio Alfano, ha organizzato negli spazi del Castel dell’Ovo di Napoli, la retrospettiva Sulla Soglia esponendo opere provenienti da collezioni pubbliche e private italiane ed estere.