Studio TRISORIO. La terza sede a Capri

segno / maggio—giugno 2022


Große Samenwolke, letteralmente grande nuvola di semi, è il titolo dell’opera site-specific dell’artista tedesca Christiane Löhr che inaugura, sull’Isola di Capri, il nuovo spazio dello Studio Trisorio.

Laura Trisorio, dopo aver aperto in via Carlo Poerio la seconda sede della galleria, che si aggiunge a quella storica in viale Riviera di Chiaia, si lancia in una nuova sfida che vuole recuperare il legame tra la sua famiglia e l’Isola di Capri. Già negli anni Settanta, infatti, molti esponenti dell’arte contemporanea, tra cui Joseph Beuys, Jannis Kounellis, Mario Merz, Cindy Sherman, Ettore Spalletti e Cy Twombly, insieme a direttori di musei, galleristi e critici, soggiornavano, ospiti della famiglia Trisorio, presso Villa Orlandi di Anacapri, creando così sull’Isola un clima culturale particolarmente effervescente.

Oggi la scelta è caduta su un white cube, in pieno centro storico, che ha lo scopo di contribuire ad alimentare un’atmosfera internazionale che, soprattutto durante i mesi caldi, caratterizza Capri. Lo spazio è stato ristrutturato da Museuplan, uno studio di architetti americani specializzato in progetti di musei e spazi d’arte pubblici e privati.

La programmazione della nuova galleria andrà da aprile ad ottobre e cercherà di promuovere mostre che abbiano come denominatore comune il rapporto tra arte e natura. Coinvolta in questa nuova avventura anche la curatrice Melania Rossi, scelta da Laura Trisorio per progetti speciali che contemplino altri spazi presenti sull’Isola.

L’opera Große Samenwolke della Löhr si compone di semi di cardi. L’uso di questo materiale per inaugurare il neonato spazio non è casuale. L’idea è quella di far germogliare una nuova vita e il white cube diventa così un luogo dove far nascere qualcosa di nuovo. Per lo Studio Trisorio la Löhr realizza una grande sfera con i “soffioni”; un intervento molto poetico che narra di una nuvola di semi capace di generare nuove vite.

L’artista tedesca prende ispirazione dal mondo naturale e, grazie ad un raffinato processo creativo, ne ricostruisce la struttura interna, l’essenza. Löhr utilizza nelle sue opere semi di diverse piante e grazie a un sapiente gioco di “intrecci” crea dei microcosmi di estrema leggerezza e di straordinaria potenza espressiva, in un fragile equilibrio sospeso tra la levità della materia e la solidità di una rigorosa costruzione architettonica. In questo modo, Christiane Löhr, crea grandiose architetture «botaniche».
Così come ha dichiarato la stessa artista: «Ho costruito una teoria molto personale. Si tratta dell’osservazione sulle forze che si esprimono nella natura, così come nell’architettura».

Attraverso l’uso di elementi vegetali, l’artista rivela, quanto vive nel cuore più profondo della natura stessa, la sua linfa, la sua forza e la sua energia.
Il lavoro proposto per lo Studio Trisorio sarà posto in dialogo con le opere degli artisti rappresentati dalla galleria quali Francesco Arena, Louise Bourgeois, Rebecca Horn e Umberto Manzo.

Le mostre si susseguiranno ogni 20 giorni e agli artisti invitati si chiederà ogni volta di misurarsi su tre temi che sono collegati con lo spirito di dell’Isola, ovvero natura, memoria e luce.

Ivan D’Alberto


 
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