De Gregori crea l'arte a 4 mani

il messaggero / 18 novembre 2016


Inaugurata al Maxxi l'installazione che fonde immagini e musica firmata dal cantautore e da Lucia Romualdi

Al Maxxi per tre giorni un cantautore e un'artista visiva si prendono lo spazio bianco, geometrico, e minimalista della sala Gian Ferrari e lo trasformano in una scatola sonora. L'invito è ad immergersi in questo ambiente unico di luci e ombre, immaginando di salire su un battello ideale e di salpare per un lungo viaggio che attraversa gli oceani. Francesco De Gregori, icona dell'alta scuola cantautoriale italiana, e Lucia Romualdi, maestra del lirismo matematico, in via Guido Reni ieri sera hanno tagliato il nastro di «Soundings», installazione che fonde immagini e musica, voce e cinematica, partendo da un titolo con un doppio significato: cassa armonica e sonorità da una parte, dall'altra fondali e misurazioni del mare.
Due macro temi che si ritrovano anche al centro della conversazione degli artisti con Achille Bonito Oliva, un'ora a tu per tu con i protagonisti prima dell'opening e dello svelamento. Nella sala Auditorium si sono dati appuntamento giovanissimi e fan, attratti dalla possibilità di scoprire una nuova sfumatura della poetica di De Gregori, che si dichiara affascinato dal te ma della lontananza posto al centro del progetto, e del mare con il suo mistero. La sua canzone «Cardiologia» è stata ricostruita per entrare nel lavoro di Romualdi: «Il brano si è fatto concavo per accogliere l'opera e allo stesso tempo convesso per entrare al suo interno – ha spiegato l'autore di Rimmel e di altri grandi classici. L'evento di culto celebra l'unione fra la musica avvolgente e lo spazio accogliente, si parte per un viaggio che tocca undici porti, è un andare e tornare ipnotico, riassunto da un grande cerchio proiettato sul pavimento. Sulle pareti i nomi delle destinazioni: Surabaya, Hwang Hai, Moji sono alcuni dei porti che gareggiano con l'orizzonte, i segni in continuo movimento, i numeri, le partiture di luce, il piano forte e la voce dell'autore hanno sonorità inconfondibili.
De Gregori e Romualdi sono un esempio di caso intelligente: vicini di casa, raccontano alla platea di essersi conosciuti davanti ad una bancarella durante la spesa quotidiana. Da quell'incontro è nata la costruzione di questo spazio animato che si adatta ai luoghi e al pensiero, un viaggio con le maree del mondo. Nel parterre, le galleriste Lucia e Laura Trisorio dello Studio Trisorio che dopo aver presentato il lavoro a Napoli nel 2014, lo ha accompagnato in una nuova edizione declinata per lo spazio espositivo romano.

Roberta Petronio


 
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Achille Bonito Oliva con Lucia Romualdi e Francesco De Gregori la lontananza, l’estraneità, il nomadismo, la misurazione